Eric Joyner è un artista americano nato a San Mateo, un sobborgo di San Francisco, California.
Ha avuto un’infanzia piuttosto tranquilla, passata leggendo fumetti, praticando sport, disegnando, dipingendo e andando a scuola come tutti i bambini.
La visita di una mostra di Van Gogh al De Young di San Francisco, quando era ancora bambino, lo colpì molto tanto da spingerlo a prendere lezioni di pittura. Durante le scuole elementari, gli insegnanti hanno iniziato a notare il suo talento e alcuni dei suoi dipinti, insieme a quelli di altri studenti, sono stati scelti per un lungo tour in tutto lo stato. Alle scuole superiori, ha speso la maggior parte del suo tempo disegnando e dipingendo. Dopo aver vinto alcuni premi, ha lasciato la sua casa in Oregon e ha frequentato per quattro anni l’Academy of Art di San Francisco. Dopo la scuola d’arte, si è unito alla San Francisco Society of Illustrators e ha partecipato alle loro mostre annuali, enti di beneficenza e programmi artistici dell’aeronautica. I clienti erano: editori educativi, aziende high tech, aziende di biglietti da visita, editori di riviste e agenzie pubblicitarie.





Nel 1989 ha vinto due medaglie d’oro alla mostra annuale S.F.S.I. Nei primi anni ’90 ha accettato un incarico di animazione al computer, senza saperne molto in quel campo. Comunque, dopo 3 mesi di studio, ha scelto di non proseguire con l’animazione.






Nel 1999 ha iniziato a partecipare a varie mostre con giuria alla Artisans Gallery di Mill Valley CA e il lavoro è stato ben accolto. Anche le mostre in altre gallerie (di solito mostre collettive) sono state positive. Nel 2000, ha preso la decisione di dedicarsi alla pittura con progetti personali, ne è scaturita una serie di quattro dipinti di soggetti diversi: paesaggi urbani di San Francisco, dipinti di vecchi personaggi dei fumetti, maschere messicane e robot giocattolo di latta giapponesi. Alla fine ha scelto di concentrarsi sui robot di latta, perchè più popolari e sembravano avere più possibilità di successo.



Mancava ancora un tassello per completare la sua strada come artista, l’illuminazione è arrivata mentre guardava il film “Pleasantville”, in una delle scene, Jeff Daniels dipinge una natura morta di ciambelle, ecco il tratto distintivo che cercava, i robot e le ciambelle sarebbero stati la sua firma artistica.






I suoi quadri sono realizzati in modo tradizionale dipingendo con colori a olio e l’ispirazione arriva dal suo amore per i film del passato, in particolare 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, i film noir, Godzilla e Star Wars. Si diletta a dipingere robot vintage e ciambelle per trasmettere l’assurdità, l’ironia, la felicità, la tristezza, la banalità, la depressione, la bellezza e l’orrore che sono parte della vita umana.



Sito ufficiale: ericjoyner.com


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