Banksy è uno dei maggiori esponenti della street art contemporanea, la sua identità è ignota a tutti tranne per i suoi amici e i suoi collaboratori più stretti, si suppone sia nato a Bristol all’inizio degli anni Settanta.
Ciò che sappiamo su di lui è che si tratta di un uomo inglese che si è formato nella scena underground del Sud Ovest dell’Inghilterra. La sua produzione artistica è iniziata a fine anni Novanta e le sue opere sono apparse in tutto il mondo: da Bristol a Londra, da New York a Gerusalemme.
E’ sicuramente uno degli artisti più controversi della nostra epoca, le sue opere sono famose per essere politiche e stimolanti, dichiaratamente contro l’establishment.
La scelta di rimanere nell’anonimato dipende da vari fattori: sfuggire alla polizia perchè la realizzazione di graffiti è illegali, tutelarsi visto che le sue opere sono una satira alla società e toccano argomenti sensibili come la politica e l’etica e, in ultimo, non lasciare che il pubblico sia influenzato dalla sua identità per valutare le sue opere.
“Non ho il minimo interesse a rivelare la mia identità. Non so perché le persone siano così entusiaste di rendere pubblici i dettagli della vita privata: l’invisibilità è un superpotere”.
La sua arte vuole essere una comunicazione diretta, nel rifiuto del sistema e delle regole, l’artista si vuole rivolgere al suo pubblico senza filtri, affinché le sue opere possano informare sull’attualità e farci riflettere.
I temi trattati nelle sue opere sono: la guerra, la ricchezza, la povertà, la globalizzazione, il consumismo, la politica, il potere, l’ecologia.
I topi sono spesso protagonisti dei suoi stencil, scelti perchè esseri insignificanti e maltrattati da tutti, però sono in grado di mettere in ginocchio un’intera città. In tempo di quarantena per via del Covid, ha riprodotto disegni di topi nel suo bagno di casa pubblicando poi la foto sul suo profilo Instagram ufficiale e scrivendo la didascalia “Mia moglie odia quando lavoro da casa”.
La sua opera più famosa è probabilmente “Girl with Balloon” realizzata per la prima volta a Londra nel 2002 raffigura una bambina che tende la mano verso un palloncino rosso a forma di cuore. Nel 2018 la famosa casa d’asta londinese Sotheby riuscì a vendere una stampa di questa opera a più di 1 milione di dollari ma appena battuta all’asta si autodistrusse, grazie a un meccanismo nascosto all’interno della cornice dallo stesso Banksy e telecomandato a distanza, la stampa è stata triturata, trasformandosi in “Love is in the bin“.
“Leita la domestica” è un’altra opera famosa che si trova a Londra, la donna nasconde lo sporco raccolto ed è il simbolo di chi preferisce ignorare i problemi del mondo occultandoli.
“L’arte è diversa dalle altre forme di cultura dato che non è il pubblico a decretarne il successo. L’Arte che ammiriamo è il prodotto di una casta. Un manipolo di pochi che creano, promuovono, acquistano, espongono e decretano il successo dell’Arte.“
Attraverso i graffiti esprime il suo pensiero: “Dipingere per me rappresenta la libertà“
L’opera successiva si trova a Reading nel Regno Unito ed è apparsa fuori dal carcere che imprigionò Oscar Wilde quando fu accusato di omosessualità, probabile che l’uomo raffigurato simboleggi proprio il poeta ma sicuramente è un altro modo con cui Bansky ha voluto sostenere la causa del diverso e delle discriminazioni.
Il sito ufficiale dell’artista: http://banksy.co.uk
Canale YouTube: www.youtube.com/user/banksyfilm/videos
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.